MAL DI PROSTATAsi cura anche a tavola … parola di andrologo
Prof. Lamberto CoppolaIl “Mal di Prostata” contrariamente a quanto si può pensare, non è solo una prerogativa della “terza età”, ma affliggere l’uomo nelle varie età della vita. La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile che normalmente ricorda, per dimensioni e forma, una piccola castagna. È situata alla base della vescica, anteriormente all'ultimo tratto dell'intestino retto, nel punto di incrocio tra le vie urinarie e le vie seminali. Infatti essa è attraversata dall'uretra, che costituisce l'ultima porzione delle vie urinarie, e dai dotti eiaculatori che costituiscono l'ultimo tratto delle vie seminali. La prostata è quindi una ghiandola che per l'uomo riveste un'importanza particolare in quanto permette di mantenere una giusta acidità all’urina, alcalinità agli spermatozoi, controlla il passaggio di sperma ed urine nell’uretra a seconda delle necessità, protegge infine l’apparato genitale dalle infezioni attraverso la produzione di zinco, notoriamente potente disinfettante naturale. La prostata è soggetta a particolari infiammazioni anche nei giovani. Ciò è dovuto a cause molteplici: come fattori infettivi (germi comuni o virus, Clamidia,Micopasma) o/e comportamentali (stress, fumo, alcol, vita sedentaria, alimentazione inadeguata, ciclismo, motociclismo etc). Negli ultimi trent'anni si è assistito ad un incremento notevole di questa patologia, la cui causa è attribuibile alla "liberalizzazione sessuale" a cui abbiamo assistito dagli anni '60 in poi e alla diffusione delle Malattie sessualmente Trasmissibili. Contribuiscono diversi elementi sia di ordine generale:
e sia di natura locale:
L'infiammazione della ghiandola può essere causa di una serie di disturbi: aumento della frequenza della minzione, bruciore durante minzione ed eiaculazione, pesantezza a livello perineale e testicolare, bisogno di urinare frequentemente durante la notte. Nelle forme acute e gravi si verifica anche febbre alta, spossatezza e nausea. Tutti questi sintomi risentono dei passaggi stagionali, soprattutto dall'autunno all'inverno e dall'inverno alla primavera. I pazienti con una lunga storia di prostatiti recidivanti alle spalle sono difficili da risolvere per le inevitabili variabili psicologiche, quali l'ansia da prestazione e/o da risultato, depressione ed ipocondria. Possono comparire inoltre:
La cura solitamente prevede trattamenti decongestionanti, antiossidanti antinfiammatori e terapie antibiotiche. Nelle forme gravi ed acute sono a volte necessarie misure generali di supporto come un'adeguata idratazione e il riposo a letto. è utile sempre associare integratori decongestionanti naturali (Serenoa Repens, il Rusco, il Licopene, Zinco ed altri) ad azione antiossidante, antiedemigena, antibatterica e rilassante la muscolatura liscia. Gli antiossidanti, inoltre, proteggendo concretamente la prostata dall’effetto lesivo dei ROS (Radicali Liberi), attenuano il rischio della cancerizzazione. Spesso si devono utilizzare però alcuni farmaci che agiscono riducendo i livelli di testosterone nella ghiandola, i quali purtroppo hanno effetti anche su tutto l’organismo, provocando collateralmente effetti avversi come la riduzione della libido e conseguenti disagi sessuali, sino alla vera e propria impotenza. La migliore prevenzione è sulla nostra tavola Vi consiglio di leggere uno dei più recenti libri best-seller della Gran
Bretagna, attenzione però non è un romanzo, ma un libro di ricette tutto
particolare, scritto a più mani da importanti chef e da autorevoli medici, che
si intitola “The prostate care cookbook”, ovvero “Il libro di cucina che si prende
cura della prostata”. Esso è contenuto solo nei vegetali, non può essere sintetizzato dal corpo
umano, la sua fonte è quindi solo alimentare. Ha una altissima capacità
antiossidante e anti radicali liberi. Una volta assunto con gli alimenti
vegetali si concentra soprattutto nella prostata , ma anche nei testicoli, nelle
ghiandole surrenali, nel fegato. Una sua carenza alimentare infatti espone la prostata
a danni degenerativi. Attenzione a latte e latticini … e poi
una doverosa raccomandazione Unici esclusi il latte animale
e i suoi derivati, che - anche alla luce di altri studi pubblicati
dagli Annals of Internal Medicine
- se consumati in abbondanza provocherebbero un aumento dei livelli dell’ormone
IGF-1, responsabile di promuovere la
crescita cellulare associata allo sviluppo di alcuni tumori, fra cui proprio
quello della prostata. Ma “est
modus in rebus” … per cui non priviamoci del tutto del
piacere di degustare qualche buon formaggio o qualche buon vasetto di yogurt
ogni tanto! La dieta suggerita da “The
prostate care cookbook”, unitamente alla fase preventiva, si rivolge anche
ai meno fortunati che, colpiti dal male, lo stanno combattendo.
Considerando che un’adeguata alimentazione pare abbia benefici influssi anche
su chi, già colpito da tumore prostatico, si sta curando. Ed infine, ecco la doverosa raccomandazione:
il movimento fisico da praticare, considerato sicuro elemento di
benessere, deve essere scelto con cura. Da evitare ciclismo, equitazione, moto,
vogatori e cyclette, che interessano eccessivamente la zona pelvica e/o
prostatica; da preferire tutti quegli esercizi e relativi attrezzi che richiedono
una posizione eretta che escludono possibili irritazioni locali. Andrologo, Ginecologo e Sessulogo Fisiopatologo della Riproduzione Umana |