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INTERVENTO ANTISTERILITÀ. DIABETICO DIVENTA PAPÀ



27 settembre 1992

di ADRIANA BAZZI

È l'ultima novità in fatto di procreazione assistita: una donna di Lecce è stata fecondata con gli spermatozoi prelevati dalle urine del marito. La nascita del bimbo, concepito nel maggio scorso, è prevista nel febbraio del '93. In questi ultimi anni la tecnologia della riproduzione ci ha abituato a una serie di successi che vanno dal concepimento in provetta alla donazione di ovuli, dalla nascita di bimbi da embrioni congelati alla possibilità di partorire in menopausa. Ora ha risolto un altro caso di sterilità: quello di un uomo diabetico (fin da giovane età) che voleva diventare padre. A tentare con successo questo nuovo esperimento è stata un'equipe di medici della sezione di Lecce e di Taranto del Cecos, un centro che si occupa di terapia della sterilità. Ne fanno parte i ginecologi Lamberto Coppola e Luigi Chiappetta, e il biologo Pierpaolo Losavio che hanno presentato i risultati del loro lavoro a Maratea, in occasione di un simposio internazionale sulla procreazione assistita. La coppia leccese si era rivolta al Cecos dopo sei anni di matrimonio senza prole. La donna, che ha 24 anni, è risultata sana; al marito, un geometra di 31 anni, è stata diagnosticata un' eiaculazione "retrograda" provocata da un diabete mellito giovanile. Fra le complicazioni di questa malattia, infatti, vi può essere l'alterazione di alcuni nervi della prostata e delle cosiddette vescichette seminali che contengono il liquido spermatico: la conseguenza è una mancata contrazione della loro muscolatura durante l'eiaculazione. Lo sperma, invece di uscire all'esterno, torna indietro nella vescica. Ecco il motivo dell'incapacità a concepire. Si trattava allora di recuperare gli spermatozoi dalle urine e utilizzarli per un'inseminazione artificiale. “I primi dati sulla possibilità di ottenere gravidanze in casi del genere con le tecniche di inseminazione artificiale - ha commentato il dottor Coppola - risalgono al 1973. Con l' avvento delle nuove metodiche di preparazione del liquido seminale nei concepimenti assistiti, sono state notevolmente migliorate le possibilità di recuperare dalle urine spermatozoi mobili e vitali, che mantengano cioè la capacità di fecondare l' ovulo. Così abbiamo potuto risolvere anche il problema dell'eiaculazione retrograda". Una volta ottenuti gli spermatozoi, si trattava di introdurli nell'utero della madre al momento giusto. Il ciclo mestruale della donna è stato seguito con l'ecografia: l'ovulazione è avvenuta fra il quattordicesimo e il quindicesimo giorno e l'inseminazione è stata praticata il quindicesimo e il sedicesimo giorno, nel maggio scorso. In entrambi i casi sono stati utilizzati circa 22 milioni di spermatozoi: un numero sufficiente, come confermato dal risultato, perché avvenisse il concepimento. La gravidanza sta procedendo normalmente, senza particolari problemi; il parto dovrebbe avvenire entro cinque mesi.


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