Eiaculazione precoce ...Tra le disfunzioni sessuali maschili è la più segreta, la vera Cenerentola dell’Andrologia. L’Eiaculazione Precoce è una condizione medica complessa che può dipendere da
vari fattori. Per rispondere al problema sono in arrivo i 3 giorni
dell’epdays. L'eiaculazione precoce è un disturbo che
interessa il 30 per cento degli uomini, ma riteniamo che questa sia solo la punta di un iceberg. Il problema infatti
spesso viene celato, perché il maschio è vittima dei pregiudizi che prevalgono
sul desiderio di risolvere la situazione e di rivolgersi a un medico. Otto casi su
dieci, pur di non andare da uno specialista, rinunciano alla propria vita
sessuale, praticando l’astinenza o accontentandosi di masturbarsi nella
solitudine della loro disperazione. Nel campo dell’andrologia quel 20% di popolazione che si rivolge a
un medico lo fa solo dopo due anni dalla comparsa del disturbo e, nel caso
dell’eiaculazione precoce, dopo molto più tempo, addirittura dopo aver passato
la giovinezza con questo drammatico disaggio. Una rondine non fa primavera e quindi non si può parlare di
eiaculazione precoce quando l’episodio è isolato e è legato a una particolare
situazione, ma solo quando l’uomo non riesce più a controllare il passaggio
dello sperma nel canale uretrale, vale a dire quando non è in grado di frenare
l’emissione del liquido seminale. In alcuni casi
più seri il disturbo si manifesta addirittura prima della penetrazione. Blocco
psicologico, stress, ansia da prestazione o un problema di coppia? Tanti i
motivi che fino ad ora sono stati annoverati
come causa dell’insorgere di questo fastidioso disturbo sessuale. Oggi però diamo molta più importanza alle cause
organiche. “Le infezioni o le
infiammazioni dell’apparato genitale giocano un ruolo importante – spiega
Vincenzo Gentile, Presidente della Società Italiana di Andologia - e tra
queste la prostatite e la vescicolite sono le maggiori responsabili. Uno stato flogosi cronica presente da molti mesi altera la trasmissione
nervosa dal pene al cervello e viceversa, per cui non arrivano oppure arrivano
tardi i comandi relativi al controllo dell’eiaculazione”. Si tratta quindi di avere un po’ più di fantasia erotica nei
preliminari da parte della donna, in genere più tardiva dell’uomo in questa
fase iniziale. Anche il maschio, però, deve fare in modo che tale fenomeno
avvenga facilmente e deve pensarci prima …. Il segreto
sta nella mente: la mente è sempre e comunque il più potente degli
afrodisiaci, perché armonizza le sensazioni e permette all'eros di emergere. Manuel Vazquez Montalban nel suo
libro "Ricette immorali", scrive infatti «non si
sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare,
ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si
stava per mangiare». La
mente è quindi il primo ed il vero afrodisiaco,
specialmente per le donne. Le
luci, i colori, i suoni, la musica e non ultime le parole sono
efficaci più di un medicamento perché, stimolando le endorfine ipotalamiche,
modificano in senso positivo l’umore, agiscono sulla predisposizione a
socializzare, stimolano la fantasia. La preparazione dell’atmosfera e l’arte
nel farlo è il vero e proprio afrodisiaco e soprattutto nel caso
dell’eiaculazione precoce impedisce appunto che Lui divori e Lei mordicchi. Le
parole dette nel modo giusto e al momento giusto sono determinanti
nell’anticipare l’ascesa della curva femminile (Rossa),
avvicinandola ancora di più all’andamento di quella maschile (Azzurra)…..
“La tua voce eccitata fa vibrare il mio desiderio in modo
indecente.... voglio muovermi al ritmo del tuo respiro affannato” oppure “Ho sentito i tuoi occhi scivolarmi addosso, spogliandomi di ogni
pudore e controllo...”.
Lo stesso Giacomo Casanova ha scritto in un uno dei suoi famosi diari: “per puro caso, un’ostrica che stavo per mettere in
bocca ad Emilia sdrucciolò fuori dal guscio e le cadde sul seno. La ragazza
fece il gesto di raccoglierla con le dita, ma io glielo impedii, reclamando il
diritto di sbottonarle il corpetto per raccoglierla con le labbra nel fondo in
cui era caduta…“. Insomma
far bene
l’amore è proprio un’arte che la coppia deve imparare ad usare scandendone bene i tempi e creando l’atmosfera ideale al
momento giusto, che non è certo quello in cui si consuma l’atto sessuale stesso
o durante i così detti preliminari, ma ancor prima di essi, statene certi. Prof. Lamberto Coppola Andrologo, Ginecologo e Sessuologo |