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Home Page - Approfondimenti - LA STERILIZZAZIONE MASCHILE VOLONTARIA.

LA STERILIZZAZIONE MASCHILE VOLONTARIA.

La pratica della vasectomia è considerata il metodo contraccettivo maschile a lungo termine più efficace e sicuro nell’attuazione di un progetto di pianificazione famigliare. Le stime mondiali parlano di circa 50 milioni di uomini sterilizzati e del 5% delle coppie in età riproduttiva che hanno scelto questo come metodo di controllo delle nascite. Numerose sono le tecniche proposte da vari autori nel corso degli anni. Attualmente va affermandosi sempre di più la “No Scalpel Vasectomy”, una tecnica di semplice esecuzione, che presenta numerosi vantaggi come la minore invasività, l’assenza di un’incisione scrotale cruenta, la velocità di esecuzione e la rarissima incidenza di complicanze. In Italia, il ricorso a tale pratica è notevolmente limitato rispetto ad altri Paesi Europei perché, seppur lecito, è svantaggiato dall’assenza di una legislazione chiara in merito alla sterilizzazione chirurgica. È opinione comune, infatti, che la sterilizzazione chirurgica provochi una menomazione fisica del soggetto e che il medico che la pratica sia passibile penalmente. In realtà si osserva un cambiamento di valutazione nei confronti di tale intervento, da mutilazione grave ed invalidante a diritto individuale, e oggi l’orientamento giurisprudenziale italiano, grazie all’abrogazione della norma che proibiva la sterilizzazione e la legittimità della vasectomia sancita da importanti sentenze giuridiche, appare volto a ritenere pienamente lecita la sterilizzazione consensuale, e a non sanzionare il sanitario che la pratica. Ciononostante è da rilevare come manchi, ancor oggi, nel sistema normativo italiano, un’organica regolamentazione di tale attività medico-chirurgica, nonostante vari progetti di legge siano stati presentati nelle competenti sedi parlamentari.



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ANDREA ORTENSI, GIOVANNI ANDREA COPPOLA, VALERIO D’ORAZI, VITO MARCHESE, CRISTIANA FALOCI, FRANCESCO FABI, FRANCESCA TONI, ANDREA PANUNZI, ILARIA ORTENSI,  SANDRO PETRACHI:  LA STERILIZZAZIONE MASCHILE VOLONTARIA: ASPETTI MEDICI, SOCIALI E LEGALI DELLA VASECTOMIA.
Giornale Italiano di Medicina Sessuale e Riproduttiva (GIMSeR) -
14:162-185, 2007.



 

 

VOLUNTARY MALE STERILIZATION: medical, social and legal aspects of vasectomy.

SUMARY: The practice of vasectomy is considered as the most effective and safest male long-term contraceptive method in the implementation of a family-planning project. World estimates report about 50 million cases of sterilized men and underline that 5% of couples in reproductive age have opted for this birth-control method.  The techniques proposed by several authors during the years have been numerous. Lately, the technique that has registered a larger number of consents is the one called “No Scalpel Vasectomy”, an easily-performed  surgical procedure that presents various advantantages, such as the lower invasivity, the absence of a scrotal incision, the rapidity of execution and the highly rare impact of complications. In Italy, the resort to vasectomy, compared to other European countries, is considerably limited because, even though legitimate, it is disadvantaged by the absence of a clear and univocal legislation about surgical sterilization. Furthermore, the opinion according to which surgical sterilization would cause a physical disablement of the subject, and thus the surgeon practising it would be penally punishable, is still very widespread. Actually, a change of valuation towards this intervention  has been recently observed, and it went from being considered as a serious and disabling mutilation, to being recognized as an individual right. As a consequence, the Italian jurisprudence – also thanks to the abrogation of the law prohibiting sterilization and thanks to the fact that the legitimity of vasectomy has been sanctioned by important Court sentences – seems to be approaching the recognition of the sterilization by mutual consent  as fully legal, and thus not to apply sanctions against the physician practising it. In spite of this, it has to be pointed out the fact that, still today, the Italian law system lacks an organic regulation of such a medical-surgical activitiy, even though several bills have already been submitted to the competent legislative forces.


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