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COME MIGLIORARE LA FERTILITA' DI COPPIA.

Quanto incide la frequenza dei rapporti sessuali sulla fertilità della coppia?
Personalmente, sulla base della trentennale esperienza in campo andrologico e nella procreazione assistita, ho da sempre ritenuto che per avere maggiori possibilità di concepimento bisogna che il partner maschile aumenti la frequenza dei rapporti sessuali, per intenderci almeno una volta al giorno. Nel breve periodo fecondo della donna, quando cioè le ghiandole del collo uterino secernono muco cervicale filante e trasparente, non guasterebbe far sesso anche due volte al dì. In questo periodo tra l’altro le secrezioni della donna avendo una carica bioelettrica NEGATIVA attraggono più facilmente verso l’utero gli spermatozoi che presentano invece sulla loro superficie una carica POSITIVA… un po’ come quando una calamita chiama verso di se degli spilli!

Come mai? Si dice invece che un certo periodo di astinenza aumenta il numero di spermatozoi e conseguentemente l’uomo ha più possibilità di mettere fecondare la partner
È consuetudine dei nostri colleghi ginecologi consigliare invece dai due ai quattro giorni di astinenza per migliorare la capacità fecondante dell’uomo … niente di più sbagliato! Questo è il periodo che viene consigliato prima dell’esecuzione dello spermiogramma (Esame del liquido seminale) i cui parametri devono rispettare le procedure metodologiche dettate dall’OMS, assai diverse da quelle stabilite da madre natura, soprattutto nel genere umano. Nell’uomo infatti, rispetto agli animali, si osserva alta percentuale di spermatozoi anormali, specie a livello della testa, dove è presente il DNA che deve penetrare nell’ovocita. Il DNA degli spermatozoi umani è per natura molto più danneggiato rispetto a quello animale, per dirla in “medichese”, presenta cioè molte più aneuploidie.

Cosa succede quindi se l’uomo ha frequenti eiaculazioni?

Eiaculando una volta al giorno e liberando i depositi di spermatozoi presenti a livello delle vie seminali (epididimi ed ampolle deferenziali) vengono inviati alcuni stimoli endogeni (feedback) ai tubuli seminiferi del testicolo che da parte loro incrementano la produzione di nuove cellule. Questo “allegro turn over nemaspermico” porta l’uomo ad avere nel proprio eiaculato spermatozoi sempre più giovani, vale a dire, sebbene numericamente minori, con DNA sempre meno danneggiato e quindi meglio utilizzabile durante la fecondazione.

E la fertilità della donna?
La fertilità della donna comincia la ridursi dopo i 30 anni e decresce rapidamente soprattutto tra i 37 e i 40 anni, a causa della progressiva diminuzione quantitativa e qualitativa degli ovociti, il cui numero è ben stabilito nelle gonadi femminili sin dalla vita fetale. L’impossibilita delle donne a produrre nuovi gameti determina dopo questa età progressivi cambiamenti del DNA ovocitario sino
alle aneuploidie, proprio a causa del lungo tempo intercorso tra sua formazione nelle cellule germinali fetali e il momento in cui viene poi realmente utilizzato per la fecondazione.

Quale consiglio può dare alle coppie?
Semplicemente di amarsi intensamente e frequentemente, la vera sessualità deve essere RICREATIVA E CREATIVA, ma anche PROCREATIVA, per cui alle donne specialmente vorrei dire di non tardare ad avere un figlio... dopo i 30 anni il vostro DNA non aspetta più! Agli uomini invece di non preoccuparsi di essere un po’ veloci... a che serve prolungare il rapporto quando con la creatività e all’affinità di coppia rende la vostra partner sincrona con voi?! Sentite me: è meglio fare 2 volte di seguito l’amore e non stancare se stessi e i propri spermatozoi in un unico, prolungato ed estenuante rapporto!


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