NEWS DAL WEEKEND CLINICO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DELLA RIPRODUZIONE - Lecce, 25 e 26 novembre 2011Real Communication mail: ufficiostampa@realcommunication.it cel: +39 370 70 48 802 oppure +39 347 75 55 264 I danni dell'inquinamento sulla fertilità tra Lecce, Taranto e Brindisi e le problematiche delle coppie infertili al sud d'Italia sono stati gli argomenti più importanti che trattati nel XVII WEEKEND CLINICO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DELLA RIPRODUZIONE (S.I.d.R.), che si è svolto a Lecce il 25 e il 26 novembre 2011. “A nord di Lecce c'è un grosso problema di inquinamento ambientale”, spiega Lamberto Coppola, andrologo e segretario scientifico della SIdR. “Questa zona riceve i fumi delle industrie di Brindisi, di Taranto e, quando spira tramontana dal polo di Manfredonia. Qui – prosegue Coppola – l'Istituto Nazionale Tumori ha notato una forte incidenza del cancro al testicolo, alle ghiandole endocrine e delle leucemie”. A questo si aggiunge, spiega Coppola, “un aumento dell'infertilità di coppia. Proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema abbiamo voluto organizzare il convegno proprio nel Salento”. Sul tema, Raffaella Depalo che si è occupata dell'effetto dell'inquinamento sulla fertilità in Puglia insieme ad altri ricercatori con uno studio retrospettivo su donne che si erano sottoposte alla fecondazione assistita, ha illustrato nel dettaglio il problema durante la prima giornata del Convegno (Vedi i link di sguito). http://www.dirittodicritica.com/2011/12/02/diossina-ilva-brindisi-taranto-31100/ Altra tematica, trattata nel secondo giorno, è stata quella dei centri di fecondazione assistita nel sud d'Italia. “Dal punto di vista della presenza di centri di fecondazione assistita – spiega Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e presidente di “Amica Cicogna” onlus – il Sud è la maglia nera dell’Italia. Tra le novità positive, l’apertura del centro pubblico di Nardò (LE) capace di garantire un servizio a ottomila persone con problemi di infertilità che fino al giorno prima erano costrette a rivolgersi a strutture lontane, in altre regioni”. Ciò grazie anche all’integrazione che questo centro ospedaliero coordinato dai dr.ri Antonio Luperto e Piepaolo Losavio ha con il territorio e con l’università. Sempre a Nardò infatti opera un ambulatorio territoriale di terapia medica dell’infertilità di coppia coordinato dal Prof. Lamberto Coppola ed entrambe le strutture, tra di loro integrate, hanno una specifica convenzione con il Dipartimento di Biochimica dell’Università del Salento diretto dal Prof. Vincenzo Zara, grazie alla quale già praticano ricerca nel campo dell’attività mitocondriale del liquido seminale e, tra non molto, sulla metabolonica embrionaria. Secondo la Gallo, però, ci sono resistenze politiche che vanno vinte: “È atipico leggere le polemiche attorno alla nascita di questo centro: è obbligo della sanità pubblica offrire servizi ai cittadini, nel momento in cui nasce un centro che ha le carte in regola e rispetta le linee guida relative ai centri di fecondazione assistita. E il senatore Alberto Tedesco dovrebbe occuparsi e battersi per la riapertura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Nardò, invece di polemizzare su un centro che offre un servizio in più ai cittadini”. Se vuoi saperne di più: http://www.vitachenasce.org/legislazione/ |